C’era una volta la prima divisione

Prima Divisione femminile, dove eravamo rimasti?
Fra i tanti sogni infranti della passata stagione ci son quelli di sedici squadre di prima divisione femminile. Dopo essersi conquistate, a suon di vittorie, l’accesso ai due gironi promozione hanno dovuto fermare sul più bello una rincorsa iniziata prestissimo.
Immaginiamo quasi un anno fa. La società vuole qualcosa in più per le proprie atlete, programma la stagione con il coach, cerca le atlete mancanti a coprire tutte le caselline, prepara l’inizio degli allenamenti. Si inizia a sudare, si affrontano le prime amichevoli, si fa strada l’ansia dell’esordio in campionato e poi appuntamento fisso ogni venerdì con gioie e dolori e tutti i pensieri che ne derivano nel week end.
Dopo la prima fase
Le splendide sedici, divise in due gironi ‘promozione’ da 8, avevano giocato solo 3 partite ciascuna. Troppo poco per capire l’andamento del campionato, ma già qualcosa si poteva capire. Partire bene è sempre fondamentale soprattutto in un girone promozione dove i valori spesso si assomigliano e dove la serata storta può capitare anche alle favorite.
Nel girone E prima era Fornaci, con Botticino e Carpenedolo a un punto di distanza, più indietro Cortine, Darfo, PiùVolley, Valvolley e Vallesabbia.
Nel girone F ai primi tre posti a pari punti comandavano Manerbio, Buffalora e Collebeato, appena dietro Chiari e ad inseguire, Palazzolo, Valtenesi, Ponte Zanano e Rezzato.
Guardiamo avanti
Come sarebbe andata non lo sapremo mai, possiamo solo attenderci in un futuro un altro campionato di alto livello con match interessantissimi. Il mercato è già partito.
Coach, giocatrici che cercano conferme o nuovi stimoli. Dirigenti a caccia del bomber di razza o della ciliegina sulla torta per il proprio team.
A questo punto invitiamo tutte le società, anche quelle dei gironi Retrocessione, a inviarci, quando completati, i roster delle loro formazioni per poterle inserire nella sessione apposita.
Questo mese crediamo sara’ moooolto caldo. Buon volleymercato a tutti.