La pallavolo “speciale”

A Montichiari è stato sviluppato un progetto molto interessante di pallavolo unificata. Abbiamo chiesto a Valentina e Gianfranco di raccontarci di che cosa si tratta e come è nato.
Dove è nato il progetto?
La realtà della pallavolo unificata esiste già da tempo nel movimento nazionale Special Olympics, ma sul territorio bresciano non è ancora particolarmente diffusa. La conoscenza di questo movimento e la partecipazione dei tecnici ad un corso formativo organizzato dallo stesso movimento, ci ha aperto un mondo. Nasce tutto da un’importante collaborazione tra due realtà territoriali di Montichiari: l’associazione dilettantistica Volley Montichiari e la cooperativa sociale La Sorgente. Volley Montichiari, nota società pallavolistica della realtà bresciana, ha deciso di accogliere la sfida e sperimentare una nuova pallavolo, arricchendo l’ampia gamma di squadre con due gruppi special.
L’idea era quella di proporre e creare una realtà a livello sportivo inclusiva, coinvolgendo in modo attivo i bambini, ragazzi e le persone con disabilità. La realizzazione di questa idea è stata possibile grazie alla partecipazione insieme al bando di Fondazione Cariplo e all’ottenimento di quest’ultimo a giugno 2018.
Inizialmente era stato individuato un solo team di sperimentazione di questo sport, ma poco dopo si è subito individuato un secondo gruppo. Infatti ad oggi i team special sono di due tipologie: il team SPECIAL JUNIOR, rivolto a bambini e ragazzi al di sotto dei 16 anni, e il team SPECIAL SENIOR, rivolto a persone dai 16 anni in su.
L’unione tra la conoscenza dello sport, dei suoi valori principali e della tecnica con la conoscenza del mondo della disabilità ha portato alla creazione di un importante progetto, che ha dato sin dall’inizio sorprendenti risultati. Abbiamo iniziato coinvolgendo atleti già conosciuti dalla cooperativa, per la frequenza a diversi loro servizi, sino ad arrivare a coinvolgere atleti segnalati dai servizi sociali provenienti da altre realtà territoriali, come “I.“, ultima arrivata che si è integrata subito nel gruppo con grande entusiasmo.
La società non si è limitata a investire in un nuovo gruppo, ma ha deciso di coinvolgere l’intera società, con atleti di ogni età, in questo progetto, proponendo loro di partecipare ad allenamenti e mettersi in gioco in una nuova esperienza personale e pallavolistica. Tutti hanno accolto con entusiasmo la proposta, genitori compresi, che si sono dimostrati subito disponibili. Speriamo pian piano di poter coinvolgere sempre più partner in questo sport meraviglioso, la pallavolo unificata.
Qual è la vostra idea di sport?
Lo sport, in questo caso la pallavolo unificata, permette a ognuno di mettersi in gioco per valorizzare le proprie capacità e essere protagonista in campo. Ogni persona viene accolta in palestra e lasciata libera di esprimersi dando il meglio di se stessi, sempre. Non dimentichiamo mai il motto di Special Olympics che sentiamo fortemente ogni allenamento: Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze..e ogni allenamento partner e atleti ce la mettono tutta con quel pallone tra le mani. Ogni piccolo obiettivo raggiunto, e vi assicuro che sono davvero tanti, è un’importante soddisfazione per tutti, non solo per l’atleta, non solo per l’allenatore ma anche per gli altri atleti e per i partners. La gioia e l’entusiasmo nei loro occhi ci ricorda l’importanza e il valore dello sport che fa stare bene e che unisce tutti. Ci piace sempre ricordare che “lo sport da il meglio di se quando unisce” e noi siamo un grande esempio di questo.

Qual è la caratteristica inclusiva?
Il mondo dello sport troppe volte corre il rischio di divenire una realtà esclusiva: competizione e rivalità possono continuamente creare contesti negativi. Per esempio accade che un atleta dotato di ridotte abilità sportive, rischi di venire escluso dal gruppo, emarginato e molto facilmente tenderà ad auto-eliminarsi da questo contesto frustrante. La pallavolo unificata, così come tutti gli sport unificati, ribalta e rivoluziona il modo di vedere l’attività sportiva.
Quest’ultimo diviene infatti il mezzo, lo strumento, per creare uno spazio realmente inclusivo.Nella squadra di pallavolo unificata, da regolamento, in campo si vedono schierati 3 atleti partner e 3 atleti special. Questo per rendere reale la possibilità dell’inclusione tra le righe del campo e oltre.
In campo si gioca il tutto per tutto come in una qualsiasi squadra, ma la differenza è che viene reso possibile il gioco a tutti, nessun escluso. Per questo sono studiate e imposte delle regole di gioco inclusive e che al contempo permettono una maggiore fluidità del gioco stesso.
Qual è il valore aggiunto della pallavolo unificata?
Questa squadra di pallavolo unificata riesce a dare un valore aggiunto a più vedute.
Un valore aggiunto per gli atleti che vi partecipano: atleti special e atleti partner insieme creano una squadra di potenzialità inaspettate e meravigliose. Il legame che si crea, come in tutte le altre squadre, va ben il oltre il campo da gioco e il valore aggiunto raggiunge la vita di ogni persone che vi partecipa.
Un valore aggiunto per la società sportiva: allenatori, responsabili e le altre squadre della società sportiva vengono così a conoscenza della pallavolo unificata e possono rendersi conto di quanto sia fattibile l’inclusione vera e propria. Vedono con i propri occhi che una squadra di pallavolo unificata non è altro che una squadra come tutte le altre e ciò permette di avvicinarsi a una realtà che all’apparenza può apparire solo lontana e complessa.
Un valore aggiunto per la comunità: la comunità è partecipe alle attività sportive del territorio che vive e per questo la pallavolo unificata può portare un valore aggiunto all’intera comunità in questione. Le partite, momenti di grande importanza, hanno le porte aperte e le persone, dai famigliari ai conoscenti e a qualsiasi interessato, possono sedere sugli spalti e diventare parte attiva di questo processo inclusivo così potente.
Quali sono in progetti in corso?
Dopo il primo periodo dedicato a entrambi i gruppi di allenamento e avvicinamento a questo nuovo mondo, per quanto riguarda la squadra Special Senior si sono realizzati dei progetti più ampi. Infatti già a giugno 2019 la squadra Special Senior era iscritta all’evento regionale “Play the Games” a Mantova dove c’è stato il vero e proprio debutto della squadra. Un evento che accoglieva le realtà di pallavolo unificate presenti in tutta la regione Lombardia. Un momento di inclusione e conoscenza di molti altri team dentro e fuori il campo da gioco.
A settembre 2019 la squadra Senior ha partecipato al torneo di Concorezzo (Monza) sfidando squadre provenienti da Bergamo, Monza, Agrate e Morbegno.
Dopo poco l’ufficialità della decisione di iscriversi al campionato CSI Brescia-Cremona per l’anno 2019-2020, con partite calendarizzate circa 1-2 volte al mese. In questo 2020 c’erano già molti altri progetti pronti: Meeting Special Olympics, Campionati regionali e Campionati nazionali. Purtroppo la situazione coronavirus al momento ci ha fermati, ma non vediamo l’ora di riprendere a pieno ritmo tutte le nostre attività. Nel frattempo stiamo portando la nostra esperienza nelle scuole, ai comuni, alle altre cooperative e dove ci è possibile per far comprendere l’importanza di progetti di tale portata.