Le bresciane dell’Esperia

In un periodo così difficile per il territorio bresciano, orfano di Serie B1 e con un grande gap, tra la prima e la quarta serie nazionale, c’è una formazione che abbiamo già definito “bresciana” per l’alto numero numero di giocatrici provenienti dalla nostra provincia, guidate da una coach “made in Brescia”.
Abbiamo parlato con le protagoniste di questa squadra “fuori sede”, tutte “Bresciane in Tour”.
Valeria Magri
La tua carriera da allenatrice negli ultimi anni ti ha regalato soddisfazioni, prima a Ostiano e poi la promozione in B2 con Volta. Ora a che cosa punti?
Il mio obiettivo principale é quello di continuare un percorso di crescita professionale basato su progetti interessanti e stimolanti. Sono sempre partita del presupposto di dare il 110% in ogni società in cui ho avuto la possibilità e la fortuna di lavorare. Non mi accontento, mai. Questa é la mia caratteristica principale.
Come è andato il primo anno in B1, nonostante l’interruzione?
Il primo anno di B1 è stato intenso: in pochi mesi è successo tanto sia professionalmente sia umanamente. Ho incontrato un contesto che mi ha sostenuta nel modo di lavorare; gestire un gruppo più esperto rispetto alle mie esperienze precedenti è stato molto stimolante. L’alto livello del campionato è stato assolutamente formativo come allenatore al primo anno di B1.
Quanto è importante aver giocato tanti anni tra B2 e B1 quando si diventa allenatori?
Sono convinta che aver giocato mi abbia dato moltissimo e abbia forgiato la mia personalità. Sono sempre stata una grande agonista da giocatrice e ho sempre guardato i miei allenatori come modello da cui prendere spunto. Una delle cose che mi aiuta di più in assoluto quando gestisco la mia squadra é capire le sensazioni che le atlete provano quando sono in campo.
Sei bresciana di nascita, ti piacerebbe tornare per allenare?
Sono ottimista per quanto riguarda il futuro: soprattutto dopo un’esperienza forte come l’emergenza per il Covid-19 credo che ripartire da dove ci si è fermati sia un grande segnale. Cremona mi ha accolto con entusiasmo e il progetto è ambizioso, come me. Ma in una realtà come quella sportiva del volley non esistono divieti o opzioni da scartare a prescindere.
Francesca Fiore
Ciao Francesca, ormai possiamo parlare di un’atleta di alto livello. Sarai al tuo secondo campionato di B1, cosa ti aspetti?
Penso che sarà un anno impegnativo, ma d’altra parte sicuramente ricco di esperienze e opportunità di crescita e miglioramento.
La scelta di spostarsi è stato più il desiderio di ritrovare l’allenatrice o volevi valutare una nuova esperienza?
Ho riflettuto a lungo prima di prendere la decisione di spostarmi a Cremona, diciamo che il sapere di ritrovare un’allenatrice che ho avuto modo di conoscere l’anno scorso e con cui mi sono trovata bene, è stato determinante nella mia scelta.
Sappiamo che sei molto coinvolta dagli studi universitari come riesci a farli coincidere con un impegno come un campionato nazionale?
Per quanto riguarda l’università posso dire che fortunatamente sono quasi alla fine del mio percorso di studi. È stato impegnativo riuscire a conciliare lezioni, tirocini e allenamenti, ha richiesto un po’ di sacrifici, ma sicuramente sono stati tutti ripagati.
Chiara Frugoni
Dopo tanti anni in terra bresciana sei dovuta emigrare per conquistarti la B1, tanti sacrifici, ne è valsa la pena? Centrale solido e di esperienza, come mai questo cambio di casacca?
Ne è assolutamente valsa la pena e sono contenta di aver scelto a suo tempo Cremona per la mia “crescita”, a Cremona ho vinto tanto e la promozione in B1 è stata la mia esperienza più importante e soddisfacente.
Il cambio di casacca è stato una necessità personale più che altro, avevo voglia di mettermi in gioco di nuovo in un nuovo ambiente ed Esperia rispecchiava la mentalità e gli obiettivi che stavo cercando.
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione, obiettivi?
Dalla prossima stagione mi aspetto tante nuove sfide e tanti derby, perché probabilmente non ci faranno “allontanare” troppo, e nei paraggi ci sono davvero molte squadre forti che renderanno la stagione competitiva e molto divertente. L’obiettivo personale è quello di migliorarmi e apprendere il più possibile, l’obiettivo generale è vincere, come dovrebbe essere sempre, poi ci saranno anche gli altri e si vedrà ma la mentalità è questa.
Chiara Ravera
Com’è andata la stagione? Rimpianti?
Questa interruzione forzata sicuramente non ci ha potuto dar modo di mostrare tutte le nostre capacità. La mia squadra era ottima e aveva molte potenzialità non ancora sfruttate, perciò questo arresto ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca per i risultati che avremmo potuto ottenere
Da Ostiano a Cremona, come mai questa scelta?
Ho deciso di andarmene perché dopo tre anni ad Ostiano penso di aver bisogno di cambiare. La proposta di Esperia è arrivata al momento giusto. Nella decisione ha contribuito il fatto che come allenatrice ci sia Valeria Magri che mi ha già allenata in precedenza.
Dopo le giovanili nel bresciano hai dovuto emigrare per fare il salto di categoria, ti rivedremo a Brescia prima o poi?
Tutto è vedere. Purtroppo, come hai detto, ho dovuto cambiare provincia ma in futuro non è escluso che io possa tornare.
Patrizia Zampedri
Atleta consolidata e una sicurezza nel tuo ruolo, cosa ti aspetti per la prossima stagione?
La prossima stagione sarà sicuramente in salita un po’ per tutti. Dopo questi mesi ferme, con solo dell’allenamento in casa fai da te, la cosa più importante all’inizio sarà ritrovare il feeling con la palla e il ritmo, poi il resto verrà da sé!
Stagione finita a metà, qualche rimpianto?
Accettare una fine della stagione in quel modo, di punto in bianco diciamo, è stato veramente difficile e triste: stavamo esprimendo un buon gioco, con buon ritmo e secondo me il finale avrebbe riservato sorprese!
Quindi con questa idea e questo spirito sicuramente ricominceremo quest’anno!
Una curiosità per i nostri lettori, hai avuto la possibilità di un’esperienza all’estero. Com’è stata, porti nel cuore qualcosa di particolare?
Eh, la stagione in Slovenia è stata super, mi sono divertita tantissimo, abbiamo giocato tantissimo, vinto tanto e, dopo aver vinto il campionato, per a un soffio non siamo riuscite a vincere lo scudetto.
Mi sento di essere stata fortunata ad aver avuto questa opportunità!
È un’ esperienza che porto nel cuore dall’inizio alla fine e giocare all’estero è una cosa che auguro a tutte quelle a cui piace mettersi in gioco.
Fortunatamente ero vicina all’Italia e quindi un po’ a casa comunque mi sono sentita, però proprio il fatto di avvicinarsi a nuovi modi di pensiero e di vita, a una nuova lingua, di abituarsi al fatto che anche in campo se volevi comunicare qualche frase in sloveno la dovevi pur dire, è stata una bella sfida. Un pezzo di cuore là l’ho lasciato e questo soprattutto grazie alla società, alle mie compagne e all’allenatore che mi hanno accolta benissimo!
Erika Pionelli
Una certezza e un punto di riferimento per ogni squadra in cui giochi, senti il peso della responsabilità?
In ogni squadra ho sempre cercato di dare il massimo e di essere un’atleta a 360 gradi. Non ho mai sentito il peso della responsabilità, perché non mi sono mai sentita diversa da nessuna delle mie compagne. Ognuno ha il proprio carattere, ho sempre cercato di trasmettere serenità, positività e sicurezza a ogni compagna… perché è lo stesso che loro trasmettono a me in campo e in allenamento!
Come ti sei trovata a Cremona, che obiettivi avete per la prossima stagione?
A Cremona mi sono trovata molto bene, sia con la squadra sia con la società. Sono stati sempre disponibili e presenti, per quanto riguarda la prossima stagione direi che il primo obiettivo è avere una data precisa della ripartenza, che ci permetta di poter tornare in palestra. Dopo penseremo al resto!
Esperia sta diventando una squadra a trazione bresciana. Tu che sei cresciuta sui campi del nostro territorio cosa credi che manchi alla nostra provincia?
Non so dire cosa possa mancare o meno alla nostra provincia, ma personalmente Cremona mi ha offerto la possibilità di potermi mettere alla prova in una categoria come la B1 che ad oggi, purtroppo, nel nostro territorio non troviamo… ma detto ciò, non si sa mai cosa il futuro ci riservi, categoria a parte!
Servizio di G. D. e D. B.
Foto: US Esperia