Volley e virus. Jennifer Boldini e l’isolamento

Intervista realizzata da Daniele Bianchin per MontichiariWeek il 24 novembre, a seguire sezione inedita. Ringrazio Jennifer per la disponibilità e i fotografi Arnaldo Fustini e Matteo Fermi per la possibilità di utilizzare le loro immagini.
Il 21 ottobre è iniziata una quarantena di ben 23 giorni per Jennifer Boldini, regista ventunenne dell’Union Volley Pinerolo (Serie A2) originaria di Castiglione delle Stiviere, risultata positiva al Covid-19.
«Ringrazio la società per la grandissima disponibilità dimostrata, e le mie compagne che mi hanno supportata. Per fortuna sono stata l’unica a risultare positiva e hanno potuto continuare ad allenarsi per tutto il periodo. La quarantena è stata meno traumatica di quanto pensassi, mi sono data da fare in casa tra studio e cucina. Ho provato anche ad allenarmi ma non sempre è stato possibile perché mi mancava il fiato». Studio, cucina e social network hanno fatto compagnia all’atleta di Castiglione. Jenni ha raccontato al folto gruppo di followers su Instagram (oltre 12mila) le proprie giornate da “reclusa”. «È stata la mia salvezza, mi sono sbizzarrita in queste tre settimane di isolamento».
In un girone Ovest bersagliato dal Covid e che ha visto solo pochissime giornate senza partite rimandate, la speranza della regista bresciana è che non saltino altri incontri. Con la positività di Boldini (unica a Pinerolo) è saltata solo una sfida (con Marsala), ma per quasi un mese la formazione piemontese non è scesa in campo: sospesi gli incontri con Cus Torino, Roma e con Busto Arsizio. Il match con quest’ultima è stato recuperato il 15 novembre, e Jennifer è tornata in campo per qualche punto. Il virus ha continuato a colpire, però, perché già il 22 un nuovo stop ha rimandato Montale-Pinerolo per indisponibilità delle padrone di casa.
«Per fortuna – rileva Jennifer – a differenza di squadre che sono state colpite molto pesantemente, io ho a che fare con compagne che si sono tenute allenate. Avrò bisogno di tempo per tornare in forma ma siamo riuscite a non perdere il ritmo gara».
Nata a Castiglione delle Stiviere nel 1999, a 8 anni inizia il percorso del volley a Montichiari. A 12 passa a Isorella, dove è introdotta al ruolo di palleggiatrice. A 15 anni il “salto” arriva con l’interessamento della Foppapedretti, che la porta in terra bergamasca. L’impegno molto importante mostra nuove priorità alla giovane bresciana e prospettive di una carriera nel volley. «Non posso definirlo un sacrificio, perché per me giocare a pallavolo non lo è mai stato. Ho dovuto fare scelte e ho faticato molto, però non ci sono rimpianti. Pensando a quel periodo mi colpisce l’entusiasmo con cui affrontavo tutti gli impegni: mentre li vivevo non mi pesavano. A Bergamo partecipavo a tre campionati, pur frequentando la scuola superiore a Montichiari. Giornate pienissime e sempre in viaggio, visto che tornavo a casa alle undici tutte le sere, ma questo non mi ha impedito di dare grande importanza alla scuola».
A 17 anni torna a Montichiari con la Metalleghe, in A1, e al termine della regular season prosegue nelle giovanili bergamasche. Poi tre anni di nazionali juniores tra Olimpiadi Giovanili, Europei e Mondiali. «Nessun rimpianto per una vita che tra scuola e club mi impegnava da settembre a giugno e Nazionale da giugno ad agosto. Quando gli altri andavano in discoteca o in vacanza io ero in palestra o a studiare, ma è una scelta che ripeterei».
L’esperienza in maglia azzurra apre le porte della prima squadra a Bergamo, «che mi dimostra grande fiducia, visto che a seguito dell’infortunio di Malinov si sceglie di affidarmi la regia senza cercare una sostituta. Ho giocato titolare praticamente tutto il girone di andata». Prosegue la giocatrice «Dopo una stagione ho sentito la necessità di tornare a giocare da titolare, e in A2 a Soverato ho riassaporato l’adrenalina del prepartita, quando hai la responsabilità di tutta la squadra. Ho trovato un gruppo giovane ed è stata una bella esperienza, visto che abbiamo giocato i quarti dei playoff promozione».
Nel 2019 arriva la proposta di Pinerolo e Jenny accetta senza esitare: «Non ho avuto dubbi. Union Volley Pinerolo è una società conosciuta per essere molto seria e con una tradizione importante, tant’è che ho scelto di firmare per due anni».

Parlando di futuro? «Vivo il presente e ragiono anno per anno, per cui adesso sogno la promozione con Pinerolo, voglio giocarmela e fare il salto nella massima serie.»
Su un ritorno a Brescia «Tornare a casa mi farebbe molto piacere, ovviamente ho nel cuore il posto da cui vengo, oltre alla mia famiglia. Soprattutto in un momento come questo fa effetto essere lontana dalle proprie radici. Stimo la Millenium, perché è una società organizzata, che ha conquistato sul campo la A1 e mi auguro che la possa mantenere… Poi una struttura come il PalaGeorge merita la massima serie».
Bonus track
Se ci fosse un campionato basato sui ‘numeri social’, saresti sicuramente in A1! Hai tantissimi follower e sei molto attiva. Hai addirittura diverse fanpage.

«Ho sempre avuto un ottimo rapporto con il pubblico, mi piace relazionarmi con i tifosi che trovo dove gioco. Mi fa davvero piacere questo affetto, anche perché mi sento apprezzata come persona, oltre che a livello tecnico. Trovo i social network molto stimolanti, mi diverto a sperimentare anche perché metto a frutto ciò che studio (economia). Soprattutto nei giorni di isolamento non mi sono sentita sola, raccontando la mia routine».