ESCLUSIVA! CUS, piano “D” ripartenza

Articolo di Daniele Bianchin
in copertina: Gloria Baldi con le atlete CUS, nel 2019
Due anni neri per la pallavolo, carica emotiva fortissima per chi sui campi di volley ci vive da tempo: tante realtà messe in difficoltà dalla pandemia stanno trovando forza e intenzioni per ripartire alla grande la prossima stagione. Così il territorio bresciano ha trovato nuova linfa, dopo il periodo di “carestia” iniziato già prima della pandemia con la drastica diminuzione delle formazioni impegnate nelle categorie regionali e nazionali.
Oggi volleybrescia vi propone una notizia in esclusiva, con una realtà cittadina che ha scelto di alzare l’asticella del proprio progetto giovanile per fornire la proposta adatta ai talenti del vivaio costruito in 6 anni di attività.
Ho parlato con Claudio Valotti, responsabile del progetto di pallavolo giovanile del CUS Brescia.
La domanda d’esordio è delicata e riguarda il periodo nero iniziato nel febbraio 2020, una stagione e mezza senza attività agonistica per una delle principali realtà cittadine. «Siamo proiettati in avanti e siamo molto contenti che le ultime stagioni siano alle spalle. Il punto di ripartenza è stato il 21 aprile 2021, non vogliamo cancellare quanto fatto prima, ma siamo fortemente intenzionati a partire da lì e guardare avanti».
«Queste due stagioni incomplete – prosegue Valotti – arrivano dopo anni di lavoro (dal 2015) in cui il nostro progetto è andato sempre più a concretizzarsi, fino al raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo prefissati inizialmente ed in itinere. Queste stagioni ci hanno sicuramente colpiti, ma non nella motivazione – che ne esce intatta.
Da aprile siamo in palestra e lo saremo sicuramente tutto il mese di luglio. Per quanto possibile proseguiremo fino a metà agosto, poi poco tempo e avrà finalmente inizio la nuova stagione e ci concentreremo concretamente su quella, augurandoci sia all’insegna del ritorno alla normalità».
In questa ottica tesa verso il futuro, societario ma soprattutto delle atlete, il CUS Brescia non si è fermato «Rendendoci conto che avevamo raggiunto l’obiettivo con il completamento del ciclo giovanile, abbiamo pensato di offrire qualcosa di qualitativamente diverso per le ragazze che nel frattempo sono cresciute all’interno del nostro progetto, perché possano sviluppare ulteriormente le proprie potenzialità».
«Certo, non inizieremo a partecipare ai campionati con la volontà assoluta di vincerli, il nostro lavoro continuerà ad essere orientato alla crescita personale e allo sviluppo delle potenzialità di ogni atleta che ci viene affidata, ma dopo anni di duro lavoro, è il momento di offrire qualcosa di più».
Il CUS allarga quindi la visione oltre i campionati giovanili, affiancando a questi, che rimangono il focus, un’attività esperienziale: «abbiamo pensato a un gruppo che possa confrontarsi con il livello regionale: il progetto porterà alla partecipazione del campionato di Serie D 2021/2022.
Stiamo aspettando l’indizione dei campionati da parte del Comitato Regionale della Lombardia, per capire se ci iscriveremo come progetto giovani o se parteciperemo alla Serie D assoluta, seppure con un gruppo di atlete molto giovani, che andranno dal 2007 alle classi superiori».
Focus sulle 2005/2006/2007: di queste, diverse hanno partecipato agli incontri delle rappresentative territoriali negli ultimi anni. Una in particolare, gioiellino di casa CUS, è entrata nell’ambito dell’interesse nazionale e ha già partecipato agli stage con la maglia Azzurra presso il Centro Pavesi.
Su invito del Direttore Tecnico delle Nazionali juniores Marco Mencarelli, Caterina Peroni parteciperà anche a uno stage presso il Centro Pavesi nelle prossime settimane, tra la fine di luglio e i primi di agosto. «Siamo molto contenti e orgogliosi di questo, ma anche consapevoli che richieda da parte nostra un impegno nei confronti di Caterina e delle sue compagne di squadra, per assecondare la loro crescita anche in fatto di esperienza di gioco». L’offerta va anche ad atlete esterne alla società: «Nel mese di luglio saremo al lavoro per ospitare le ragazze che siano interessate a partecipare al nostro progetto».
Tutto questo sotto l’egida del CUS (Centro Universitario Sportivo) ma non solo: «Per assecondare questi bisogni di tipo qualitativo e non solo quantitativo (lo scorso anno avevamo iniziato la stagione con oltre 120 atlete tesserate), in pieno accordo con il CUS – e in controtendenza rispetto al difficile momento storico – giocheremo sotto l’egida di una società nascente, inserita comunque nella realtà del CUS. Avrà una propria identità societaria e federale, pur mantenendo gli stessi tecnici. L’attività giovanile e promozionale proseguirà sotto la bandiera del CUS. Questa strutturazione è di livello puramente tecnico, e avremo una figura molto qualificata anche nella preparazione fisica (Maurizio Negro), per rispondere alle nuove esigenze che si sono manifestate. Il supporto fisioterapico sarà ancora affidato a Sara Scalvini, che da anni accompagna il nostro progetto».
Il campo di gioco sarà con ogni probabilità il Polivalente Vittorio Mero di Folzano (Brescia) mentre la casa del settore giovanile resterà la palestra dell’Istituto Lunardi in via Riccobelli.
Il palazzetto di Folzano sarà condiviso con il Brescia Volley, società di Serie D femminile con cui il CUS collabora da lungo. Per Valotti non vi è competizione: «Unità di intenti, diversità di obiettivi: in qualità di Socio fondatore di Brescia Volley non vedo conflitto. Il nostro è un progetto solo giovanile, niente toglie che un domani chi diventa “grande” poi possa trovare spazio in Brescia Volley»